Avrai già sentito parlare di endometriosi, giusto?

Sempre di più si legge e si sente parlare di questa malattia, soprattutto sui social, quasi come se fino ad ora non fosse mai esistita! 

L’endometriosi però esiste da sempre, ed è una malattia cronica che può seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne soffre, tanto che nel 2016 è stata inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti.

In Italia ne sono affette 3 milioni di donne, soprattutto tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. 

Nonostante sia molto diffusaresta difficile da diagnosticare e spesso viene sottovalutata, ma cerchiamo di approfondire insieme l’argomento.

Ma cos'è l’endometriosi?

Si tratta di una patologia in cui un tessuto simile all’ endometrio, cioè il tessuto che riveste le pareti interne dell’utero, si forma e va a posizionarsi in altre zone dell’apparato riproduttivo – ovaie, peritoneo e setto retto-vaginale. 

Questa crescita anomala causa infiammazionifastidi e dolore di diversa intensità.

I sintomi dell’endometriosi

I sintomi dell’endometriosi possono essere diversi

In particolare, chi ne soffre può avere dolore di diverso tipo: pelvico, cronico, mestruale (dismenorrea secondaria), alla defecazione o alla minzione e anche nei rapporti sessuali (dispareunia profonda).

Dapprima il dolore compare generalmente solo in fase mestruale, inizia qualche giorno prima del flusso e tende ad accentuarsi soprattutto alla fine della mestruazione. 

Con il passare del tempo, i sintomi diventano più forti e duraturi, fino ad essere costanti, con crisi dolorose sempre più intense.

Nel 20-25% dei casi la malattia è, invece, asintomatica e viene scoperta casualmente durante ecografie o interventi chirurgici eseguiti per altri scopi.

Le conseguenze e la diagnosi

L’endometriosi è una patologia spesso difficile da diagnosticare

Eppure la diagnosi precoce è fondamentale, perché questa patologia non solo può interferire con la qualità della vita di chi ne soffre, con ripercussioni sul lavoro e sui rapporti sessuali, ma può anche portare all’infertilità, che riguarda il 30-40% delle donne affette da endometriosi.

La diagnostica per immagini (come risonanza magnetica e tomografia computerizzata), può evidenziare la presenza di lesioni di maggiori dimensioni; molto utile è anche l’ecografia pelvica transvaginale.

Conseguenze endometriosi

I trattamenti

Le cure farmacologiche sono scelte dal Medico in base alla gravità della malattia, all’età e al desiderio di concepimento. 

Nella maggior parte dei casi si inizia somministrando una terapia estro-progestinica che aiuta a tenere sotto controllo i sintomi, mettendo temporaneamente “a riposo” l’apparato riproduttivo.

Contro il dolore, oltre ai farmaci antinfiammatori, può essere utile anche ricorrere a tecniche alternative, come l’agopuntura, efficaci contro il dolore pelvico cronico.

Nelle forme resistenti ai farmaci o in casi di infertilità, si interviene chirurgicamente con la laparoscopia, che elimina le lesioni visibili e ottiene risultati spesso definitivi sul dolore.

Endometriosi: tutto chiaro?

È fondamentale diffondere consapevolezza sull'endometriosiuna malattia che colpisce molte donne ma che spesso passa inosservata

Attraverso la comprensione di cos'è l'endometriosi e come colpisce il corpo femminile, possiamo individuare i sintomi da tenere sotto controllo e cercare le cure più adeguate per affrontare questa condizione. 

La diagnosi tempestiva riveste un ruolo cruciale nella gestione della malattia, poiché permette di intraprendere le giuste strategie di gestione e supporto.

Tuttavia, rimane ancora molto lavoro da fare per migliorare la consapevolezza e l'accesso alle cure per le donne che ne soffrono. 

È necessario promuovere ulteriori ricerche scientifiche, sensibilizzare l'opinione pubblica e fornire un adeguato supporto psicologico ed emotivo alle donne che ne sono affette. 

Solo attraverso un impegno congiunto potremo garantire una migliore qualità di vita per tutte le donne che vivono con questa malattia.

Se anche tu hai notato di soffrire di sintomi simili, confrontati con il tuo Medico per svolgere ulteriori esami di approfondimento e diagnosticare tempestivamente questa malattia. 

articolo a cura di

Giulia Rossi

Ginecologa

Giulia Rossi

La Dott.ssa Giulia Rossi, ginecologa, è specializzata nella diagnosi e nel trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili, dedicandosi con passione alla salute femminile.