Sapevi che il terrore di rimanere single non è solo una semplice paranoia, ma può rivelarsi un vero problema psicologico?

Parliamo di anuptafobia, conosciuta anche come "sindrome di Bridget Jones", ovvero la paura di rimanere soli dopo una storia, un disagio che ad oggi affligge molte persone. 

In questo articolo esploreremo in dettaglio cos'è, gli effetti sulla vita di chi ne soffre e le cause scatenanti. 

Parleremo anche di utili consigli e strategie per affrontare questo problema e ricostruire la fiducia in sé stess* dopo una delusione amorosa, senza tralasciare l’importanza del sostegno psicologico. 

Se sei interessat* a conoscere di più questo tema e trovare soluzioni per superare questa paura, continua a leggere il nostro approfondimento.

Cos'è l'anuptafobia e quali sono i suoi effetti

Come anticipato, l'anuptafobia è la paura irrazionale e persistente di non trovare un nuovo partner dopo una storia sentimentale e quindi essere destinat* a vivere in solitudine. 

Anche se, a primo impatto, può sembrare un comune timore diffuso a livello sociale, gli effetti di questo disturbo possono essere molto debilitanti e portare a una serie di conseguenze negative per la salute mentale e il benessere emotivo.

Le persone che ne soffrono possono arrivare a sperimentare ansia, depressione, bassa autostima e isolamento sociale, dato che questa condizione può influire negativamente sulla capacità di intraprendere nuove relazioni amorose e di godersi la propria vita indipendentemente dallo stato civile. 

È importante riconoscere i sintomi dell'anuptafobia e cercare subito aiuto professionale per affrontare questa paura e ripristinare un senso di fiducia nelle proprie capacità.

Le cause sottostanti alla paura di rimanere soli dopo una storia

Esistono tantissimi fattori in grado di scatenare questa paura.

Uno dei principali è l'esperienza di una delusione amorosa passata, che ha lasciato un segno profondo sulla persona e ha generato una paura persistente di ripetere quella stessa esperienza negativa. 

Altre cause possono includere:

  • Una bassa autostima;
  • Mancanza di fiducia in sé stessi;
  • Il timore di affrontare l'incertezza e l'ignoto;
  • La pressione sociale per avere una relazione o un partner. 

A contribuire allo sviluppo di questa condizione, possono esserci anche situazioni stressanti ed eventi traumatici che, purtroppo, fanno parte della vita.

Come affrontare l'anuptafobia: strategie e consigli utili

Partiamo con il dire che nessun problema è irrisolvibile, guarire dall’anuptafobia si può, con il giusto supporto e la giusta volontà.

Una delle prime cose da fare è lavorare sulla propria autostima e fiducia in sé stessi. 

Puoi iniziare, ad esempio, riconoscere i tuoi punti di forza e ripensare a delle esperienze positive passate. 

Altro passo fondamentale, è quello di accettare che la solitudine fa parte della vita e che non deve essere vista necessariamente come una condizione negativa. 

Imparare a goderti il tempo liberodedicarti a interessi personali può aiutare a ridurre notevolmente l'ansia legata alla solitudine. 

È inoltre consigliabile cercare sostegno sociale ed emotivo da amici, familiari o gruppi di supporto e ovviamente consultare uno psicologo specializzato in terapia cognitivo-comportamentale, che può fornire strumenti e tecniche specifiche per affrontare questa paura in modo efficace.

Ricostruire la fiducia in sé stessi dopo una delusione amorosa

Ricostruire la fiducia in sé stessi dopo una delusione amorosa è un processo delicato, che richiede del tempo, ma di estrema importanza per il proprio benessere psicologico.

Dopo una separazione o la fine di una relazione, è comune sentirsi insicuri e diffidenti riguardo al futuro sentimentale e in questa fase, prendersi del tempo per elaborare il dolore e il senso di perdita è molto importante. 

Sviluppare una visione positiva di sé stessi, concentrarsi sui propri punti di forza e accettare le proprie vulnerabilità sono passaggi cruciali. 

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L’importanza del sostegno psicologico nella guarigione dall'anuptafobia

Affidarsi ad un sostegno psicologico per affrontare l'anuptafobia, è fondamentale per superare le proprie ansie e paure, e più in generale per il nostro benessere.

Un professionista della salute mentale può offrire un ambiente sicuro e confidenziale in cui esplorare le emozioni e i pensieri più intimi.

Attraverso la terapia individuale, si può lavorare per identificare le cause sottostanti alla paura, elaborare il dolore e l'ansia scaturiti, e sviluppare strategie per ricostruire la fiducia in sé stess*.

 Oltreché per curare le proprie paure, un percorso psicologico può rivelarsi una chiave di svolta per il successo delle proprie relazioni future, per questo è consigliabile a prescindere dall’anuptafobia. 

Paura di rimanere single? Anche no!

L'anuptafobia è una paura comune che può davvero incidere sulla nostra vita dopo una rottura. Ma non preoccuparti, superarla è possibile! 

Ci vuole tempo e dedizione, ma tornare a vivere pienamente è un diritto e un’opportunità alla portata di tutti.

Prima di tutto, non aver paura di parlare dei tuoi pensieri e sentimenti.

Confidati con amici e familiari e, ancora meglio, affidati ad uno psicologo o psicoterapeuta che potrà fornirti tutti gli strumenti e il supporto necessari per affrontare questa sfida psicologica ed emotiva. 

C’è sempre una via d’uscita e la consapevolezza è il primo passo verso una nuova vita indipendente ed appagante. 

articolo a cura di

Giulia Rossi

Ginecologa

Giulia Rossi

La Dott.ssa Giulia Rossi, ginecologa, è specializzata nella diagnosi e nel trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili, dedicandosi con passione alla salute femminile.